Il corpo conservato.

Il corpo conservato.
Neo-Tokyo, 2019.

 

Gli antichi egizi conservavano alcuni organi estratti dai corpi durante la mummificazione nei Qebey En Ut, i vasi canopi: fegato, polmoni, intestino e stomaco. All’interno della mummia veniva lasciato il cuore, considerato la sede dell’anima. Gli etruschi usavano i vasi canopi come contenitori per le ceneri dei defunti, e i coperchi – a differenza di quelli egizi, che raffiguravano le teste degli dei – erano modellati sulla fisionomia del defunto: sono tra i primi esempi dell’arte del ritratto.

 

Nella religione atzeca, così come in tutta la cultura mesoamericana precolombiana, venivano praticati sacrifici umani: il rituale più diffuso prevedeva che l’addome della vittima venisse tagliato con un coltello cerimoniale in selce, il suo cuore estratto e posto in un recipiente sorretto dalla statua del dio a cui veniva offerta la vittima, il corpo lasciato cadere giù dalle scale del tempio. Le viscere erano usate per nutrire gli animali, la testa esibita nello tzompantli, una sorta di rastrelliera di teschi.

 

Nel mito atzeco dei Cinque soli, tutti gli dei si sacrificano per permettere all’umanità di sopravvivere: il tonacayotl è la presenza corporea delle divinità sulla terra, trasformate in mais, luna, stelle e anche esseri umani; il nextlahualli, il pagamento del debito nei confronti degli dei, è appunto il sacrificio della vittima umana.

 

Nel manga post apocalittico Akira, Alias Numero 28 è uno dei soggetti di un esperimento governativo, dotati di poteri psichici divini. Responsabile della distruzione di Tokyo e della Terza Guerra Mondiale, il suo corpo viene smontato per essere studiato, e i suoi organi conservati in contenitori simili a vasi canopi.

 

In De Sade, il corpo del libertino si presenta come una macchina, e in quanto macchina è composto da una serie di parti, come un insieme meccanico di organi, di pezzi, tra i quali per il libertino i più importanti sono quelli volti a garantire il godimento. Dal momento che il corpo sadiano è una macchina, il libertino considera anche il corpo altrui come tale, ovvero come un dispositivo complesso, con una serie di organi che si possono connettere con i propri.

 

Di fronte a questa macchina complessa, il libertino usa un duplice approccio: da un lato valuta e descrive il corpo dell’altro come oggetto sessuale, dall’altro programma il funzionamento del proprio corpo in relazione a quello altrui; ne Les 120 Journées quattro libertini espongono alle loro vittime un piano molto dettagliato di quello che accadrà.

 

La disamina del corpo e delle sue possibile azioni e configurazioni si esplica in tassonomia e numeri, conteggio e nomenclatura. De Sade rivendica una maitrise, una padronanza diversa da quella del potere canonico, non una gerarchia etica bensì scientifica. L’operazione tassonomica individua i pezzi del corpo e gli atti possibili, inventaria con precisione le parti, smembra i corpi privandoli della propria unità e quindi di tutta l’ideologia fondata sull’identità; per indicare le parti del corpo, De Sade ricorre a termini scientifici, non metafore letterarie: produce così un sapere medico-chirurgico, disinnesca il linguaggio aulico (oppure ipocrita) della letteratura, segnando la fine del classicismo linguistico.

 

Se il corpo è costituito da pezzi, scrive Elen Botros El Malek in “De Sade: invenzione o reinvenzione del corpo?” (2018), allora è un corpo quantitativo, contabilizzabile, e lo stesso si applica alle sue azioni, che costituiscono gli effetti necessari, inevitabili, involontari del corpo-macchina messo in moto. I numeri sono le misure degli organi interessati, le quantità dei corpi coinvolti nell’atto sessuale, le quantità degli atti svolti. Questo introduce la componente dell’indifferenziato e del sostituibile, dell’insieme anonimo e del meccanismo corporeo oggettivo.

 

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Vasi canopi egizi.

 


Vasi canopi etruschi.

 


Akira, smontato e conservato in cilindri.

 

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Roccioletti
La pergamena originale sulla quale il marchese de Sade scrisse “Le 120 giornate di Sodoma”, nel 1785.

 

De Sade, Le 120 giornate di Sodoma.

 

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Performance.

 

Un’affezione dello sguardo.
2 accecamenti, uguali e distinti.
Sguardo, schiuma, fiammiferi.
Selezione di immagini da video.
Performance, 2022.

 

Position.
Stationary 2 hours in the same place.
Courtyard of the GAM.
Performance, 2022.

 

Emodinamica, 2019.
“Il sangue scorre alla velocità di 1 centimetro al secondo nei capillari, e di 30 centimetri al secondo nell’aorta. La distribuzione del sangue nel corpo è difficile da stabilirsi, dal momento che varia a seconda dell’età, della posizione e delle attività del corpo. In un uomo di trent’anni, del peso di sessantacinque chili, 250 ml di sangue si trovano nel cuore e il doppio, 500 ml, nel fegato e nella milza. Più fegato che cuore nella vita, aveva commentato la mia compagna di studi a Medicina.” […]

Prosegui la lettura qui.

 

Cuts.
Body, sewing threads.
Selection of images from video.
Performance, 2022.

 

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14 risposte a “Il corpo conservato.”

  1. Anch’io ho parlato di Tokyo in questo post: https://wwayne.wordpress.com/2022/05/01/il-mio-anno-a-tokyo/. Che ne pensi di ciò che ho scritto?

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    1. Grazie Wwayne, molto interessante. Uno spunto di riflessione: esistono distanze geografiche e distanze sociali. Se è vero che si può raggiungere facilmente Tokyo, e questo produce tutte le conseguenze che tu enumeri, esistono invece luoghi meno facilmente raggiungibili (perché non “serviti” da mezzi di trasporto o strade). Da qui, il paradosso per il quale, ad esempio, in termini di tempo, Torino è più vicina a Milano di quanto non lo sia una città in provincia di Torino. L’iperconnessione del mondo è sbilanciata, a questa poi aggiungi l’iperconnessione dell’infosfera (per la quale quel paese in provincia di Torino può captare info su Milano, Torino e Tokyo, ma mediate dall’algoritmo) ed ecco che abbiamo un iperoggetto, complesso, che viaggia su diverse velocità.

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      1. Onestamente non ho capito molto la parte sull’algoritmo: potresti spiegarmela, per favore?

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      2. Intendo: l’algoritmo non indicizza la realtà in modo oggettivo, ma “fa preferenze”. Quindi, anche la distanza informatica – il suo posizionamento a fronte di una ricerca sul web – è manipolata. Da chi paga perché certi contenuti vengano visti e raggiunti prima di altri, dal profiling delle tue ricerche, dai big-data.

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      3. Grazie mille per il chiarimento, per i complimenti al mio post e per la stimolante chiacchierata! 🙂

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  2. […] Neogenesis Evangelion, nel momento della sua estrazione in caso di emergenza. Cfr le analogie con il corpo conservato, il liquido amniotico e il […]

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